Dalle Frecce al Sincrotrone gli "eletti" della Finanziaria

di Gianpaolo Sarti wTRIESTE La Finanziaria 2015 non sarà certo ricordata come una legge di campanile. Il provvedimento ha un occhio di attenzione un po' per tutti: dall'associazionismo degli esuli, passando per la minoranza slovena, a cui il Friuli Venezia Giulia anticipa i fondi statali, e la lingua friulana. A proposito di campanili: nella norma non c'è quasi traccia. L'unico che compare si trova all'articolo 4, comma 18, con il finanziamento ventennale da 13.275 euro alla parrocchia di San Pietro apostolo di Travesio per la ristrutturazione della scuola materna attigua. Non mancano i finanziamenti puntuali con "nome e cognome". Che stavolta, però, piovono soprattutto sui piccoli Comuni gravati dalla crisi e stretti dai lacci del Patto di stabilità. La Regione mette mano al portafoglio e corre ai ripari per costruire ponti, rifare piazze e palazzine. O installare impianti per la Rai. Friulani e sloveni Per la tutela e la promozione della lingua friulana, la Regione ha stanziato un totale di 230 mila euro. Si tratta di una conferma di quanto assegnato l'anno scorso. Il contributo più consistente, pari a 50 mila euro, va a "Informazione friulana soc. coop. di Udine"; l'associazione culturale "Colonos" di Villacaccia di Lestizza ottiene 35 mila euro, mentre le "Glesie Furlane" di Villanova di San Daniele 20 mila, così come "La Grame" di Mereto di Tomba. Nel novero pure i 25 mila euro alle "Clape di culture Patrie dal Friul" di Gemona e all'Istitut Ladin-Furlan Pre Checo Placerean di Codroipo. La lista continua con altri 25 mila euro a Radio Spazio 103, 20 mila a "Kappa Vu" di Udine e 10 mila alla "Societat Sientifiche e Tecnologjiche Furlane. Se per i corregionali all'estero la Regione assegna complessivamente 900 mila euro, per la minoranza slovena si gioca d'anticipo: in attesa del trasferimento dei fondi stanziati da Roma nella legge di Stabilità, per sostenere l'attività di enti e associazioni la giunta concede subito 10.500.000 euro. Da Promotur alle Frecce Al di là della parrocchia di Travesio, la Regione soccorre innanzitutto chi ha in casa: un milione a Turismo Fvg (a cui vanno anche 472 mila e 522 euro per il nuovo Polo termale di Grado) e 260 mila euro a Promotur per la manutenzione degli immobili. Ecco i 150 mila euro per le "Frecce Tricolori live" o i 120 mila ai Consorzi Turistici di Forni di Sopra. Qua e là fanno la loro comparsa una pista di pattinaggio a Sauris di Sotto, gruppi folcloristici, cori, bande e accademie musicali. La Rai beneficia di 600 mila euro per rafforzare la diffusione a mezzo satellite della programmazione regionale, in modo da assicurare una maggiore copertura del territorio, in particolare quello montano. Elettra-Sincrotrone, invece, ottiene un impegno "quindicennale" di 1.500.000 annui per l'ammortamento del mutuo con la Bei contratto per coprire gli investimenti realizzati sul nuovo laser a elettroni liberi. Fondi ai Comuni La crisi e i limiti di spesa del Patto di stabilità costringono la Regione a fare da stampella per i cantieri di una serie di Comuni. Confermato il contributo una tantum di 200 mila euro, già concesso al Comune di Tricesimo in assestamento di bilancio 2012, per la ristrutturazione della Casa di riposo comunale "Nobili di Pilosio", a cui si somma il fondo quindicennale di 113.059 euro per l'ampliamento e la ristrutturazione di un centro turistico e culturale. Stesso discorso per i 30 mila euro annui al Comune di Chions necessari alla riqualificazione del centro urbano di Villotta. Si accoda pure Pagnacco, con 40 mila euro decennali per rimettere in sesto un'ex scuola elementare e trasformarla in struttura per anziani. Per le stesse ragioni la giunta stanzia a San Vito le annualità dal 2017 al 2023 del contributo ventennale costante di 223.500 euro annui, indispensabili per il centro storico e per l'ammodernamento dell'impianto di illuminazione pubblica. Nell'elenco figurano Claut, per lavori alle scuole materne, Marano Lagunare per la messa in sicurezza del ponte mobile e Cavasso Nuovo per l'ampliamento della scuola materna e la riqualificazione della piazza. ©RIPRODUZIONE RISERVATA